‘Un’esperienza assolutamente positiva, perché si è capito dove occorre guardare per crescere e soprattutto che le distanze dalle migliori, certo da colmare, non sono così eclatanti’. Così Francesco Raho sulla partecipazione dell’Auxilium CUS alla fase di qualificazione della Next Generation Cup.
‘La differenza è emersa soprattutto sotto il profilo della fisicità, non tanto della tecnica. Pochi commenti sulle nostre due sconfitte, iniziale e finale, da sottolineare invece la buona prova messa in campo nella seconda uscita, contro Cantù. Da capitalizzare per migliorare e progredire, pensando all’oggi e soprattutto al domani’.
Tra in singoli menzione particolare per Gianluca Tibs: ‘Per la continuità messa in mostra nell’arco dei tre incontri disputati. Nel complesso e in molti casi i valori sul parquet sono mutati in funzione dei tre prestiti che ogni compagine, noi compresi, ha potuto schierare in roster’.