La sconfitta nello scontro diretto di Rivalta con l’Atlavir nello scorso turno ha rallentato la marcia del CUS verso la salvezza diretta. A questo punto della stagione tutti giocano con il coltello tra i denti e la baionetta in canna e ogni partita ha mille implicazioni: la squadra rivaltese riponeva nel match motivazioni altrettanto forti, se non di più rispetto ai cussini. Che, fallito un primo match point, mantengono comunque due punti di vantaggio in classifica proprio sull’Atlavir e sul Mondovì, ospite in serata alla Panetti (ore 21,15) in un al tro faccia a faccia sconsigliato ai cardiopatici.
La posta in palio è altissima per entrambe.
Con tre giornate ancora da giocare dopo questa, per i monregalesi, che in caso di sconfitta andrebbero 4 punti sotto (per quanto riguarda la differenza canestri il -2 dell’andata non li mette per nulla al sicuro), se non è l’ultima spiaggia, ci va molto vicino. Nelle restanti 3 giornate saranno poi attesi dalle gare con Reba, Sagrantino e Carmagnola ovvero tutte squadre in salute e soprattutto in piena bagarre per la miglior posizione nella griglia playoff, e per questo poco disponibili alle concessioni.
Per il CUS invece una sconfitta rimetterebbe tutto alla volatona finale, che i gialloblu affronterebbe con la spada di Damocle di non dover arrivare a pari punti con i cuneesi (che a quel punto sarebbero savanti in virtù del 2-0), ma anche con un calendario decisamente favorevole, visto che giocheranno sì coi Gators Savigliano secondi in classifica ma pure a Rivoli e poi nell’ultima in casa con un Cherasco già condannato ai playout.
Ma attenzione all’Atlavir, che oggi ha gli stessi punti del Mondovì e gioca a Rivoli: l’ipotesi di un aggancio e della formazione di un terzetto non è così remota, con implicazioni emotive e psicologiche poi di difficile decifrazione e di impatto sui prossimi match.
Per liberare il campo, il CUS deve vincere. Ci è già andato vicino all’andata, sprecando tutto nel finale; oggi ha ancora più le carte in regola per farlo. Riproporrà per l’occasione Guaiana, già decisivo due settimane fa con la Beinaschese, e assente a Rivalta perché in campo al PalaVela con la Fiat contro la Virtus Bologna. Al suo fianco Bifulco, Ripepi, Akoua, Catozzi, Ronco, Molino, Moglia, Brizzolara, Petitti, Pirani e Balbo. Assente lo squalificato Mittica.
La posta in palio è altissima per entrambe.
Con tre giornate ancora da giocare dopo questa, per i monregalesi, che in caso di sconfitta andrebbero 4 punti sotto (per quanto riguarda la differenza canestri il -2 dell’andata non li mette per nulla al sicuro), se non è l’ultima spiaggia, ci va molto vicino. Nelle restanti 3 giornate saranno poi attesi dalle gare con Reba, Sagrantino e Carmagnola ovvero tutte squadre in salute e soprattutto in piena bagarre per la miglior posizione nella griglia playoff, e per questo poco disponibili alle concessioni.
Per il CUS invece una sconfitta rimetterebbe tutto alla volatona finale, che i gialloblu affronterebbe con la spada di Damocle di non dover arrivare a pari punti con i cuneesi (che a quel punto sarebbero savanti in virtù del 2-0), ma anche con un calendario decisamente favorevole, visto che giocheranno sì coi Gators Savigliano secondi in classifica ma pure a Rivoli e poi nell’ultima in casa con un Cherasco già condannato ai playout.
Ma attenzione all’Atlavir, che oggi ha gli stessi punti del Mondovì e gioca a Rivoli: l’ipotesi di un aggancio e della formazione di un terzetto non è così remota, con implicazioni emotive e psicologiche poi di difficile decifrazione e di impatto sui prossimi match.
Per liberare il campo, il CUS deve vincere. Ci è già andato vicino all’andata, sprecando tutto nel finale; oggi ha ancora più le carte in regola per farlo. Riproporrà per l’occasione Guaiana, già decisivo due settimane fa con la Beinaschese, e assente a Rivalta perché in campo al PalaVela con la Fiat contro la Virtus Bologna. Al suo fianco Bifulco, Ripepi, Akoua, Catozzi, Ronco, Molino, Moglia, Brizzolara, Petitti, Pirani e Balbo. Assente lo squalificato Mittica.