SERIE C GOLD: UN CUS ENORME FA SUO IL DERBY E AVVICINA LA SALVEZZA

Sabato 7 giugno 2008. Alla Panetti la Pms vince gara4 della finale promozione in B e alla fine festeggia la vittoria tagliando, come da tradizione, la retina. Una data e un’immagine che alla vigilia della delicatissima gara di ieri sera, sia coach Porcella che capitan Campanelli, entrambi in campo quel giorno, hanno ricordato a chi non c’era, per spronare tutti a fare meglio del meglio possibile per portare a casa quei due punti che, se non valgono ancora la salvezza matematica, poco ci manca (a 5 turni dalla fine della stagione regolare, i cussini hanno ora 6 punti di vantaggio sulla Pms con cui sono 2-0 negli scontri diretti).
Porcella e Campanelli non rientrano certo tra le persone che vivono di ricordi, né tanto meno tra quelle vendicative, ma non è un caso che 11 anni dopo, nel giorno del ritorno della Pms alla Panetti, siano proprio loro i simboli della vittoria del CUS.
Il primo, perché disegna un autentico capolavoro tattico che porta la squadra a vincere con le armi dell’avversario: corsa, intensità, dinamismo, freschezza, rapidità di esecuzione.
Il secondo, perché è perfino difficile spiegare con quale ferocia agonistica, alla soglia dei 38 anni, trascini i compagni al successo più importante della stagione come un ragazzino che ha voglia di fare vedere di che pasta è fatto.
Gli altri sono impeccabili, ne seguono insegnamenti ed esempio con ispirazione totale e rendono piccolo un avversario che piccolo non è e che, pur uscendo dal campo lontano nel punteggio (sul passivo e sulla prestazione incide pure qualche assenza di peso), conferma di possedere specifiche tecniche e morali di primissimo livello.
Contro un CUS così però, capace di giocare su ogni singola linea di passaggio per 40 minuti 40 con la stessa (altissima) attenzione e una ‘cattiveria’ pazzesche, c’è ben poco da fare.
Ciascuno dà il suo, soprattutto il 2000 Gianluca Tibs: 23 minuti in campo, 12 punti, 11 rimbalzi.
Tra gli altri numeri due colpiscono l’occhio: i 52 rimbalzi, ben 37 difensivi, da cui scaturisce qualcosa come 83 tiri tentati e 17 perse per un totale di 100 possessi.
Murri (da tre) e Russano in transizione rendono subito cronaca la gran voglia di fare del CUS. Il ritmo frenetico si traduce in tantissimi tiri e un pari numero di errori.
Cercato e trovato in post basso, Tibs si muove con grande efficacia e al 5’ il tabellone della rinnovata Panetti dice 12-3.
Trenta secondi dopo Abrate realizza il primo canestro su azione della Pms, che beneficia presto del bonus, alza il pressing all’altezza della rimessa da fondo campo ma subisce la veemenza e la precisione dei padroni di casa: Riviezzo porta dalla panca un contributo di 4 punti di fila e lo scarto sale a 11: 16-5, poi 18-7.
Russano recupera e va da solo dall’altra parte: 20-7 al 7’.
La zona degli ospiti limita solo in parte l’impeto d’offesa cussino, anche se nell’ultimo minuto li riporta in cifra singola: 25-17.
Dopo aver giocato per la squadra per tutto il primo quarto, nel secondo Campanelli è lo spietato finalizzatore del gioco gialloblu: da applausi a scena aperta l’assist del 27-17, decisive la tre triple che dal 13’ al 17’ gonfiano il vantaggio interno dal 27-20 al 41-29.
Il capitano sembra il più giovane in campo: ne arrivano così altri 5, tutti dalla lunetta, l’ultimo dopo un tecnico per proteste alla panchina Pms.
Il 45-30 è limato in chiusura di tempo da Murri con il jump del 48-32.
In affanno, tecnico e pure mentale, la Pms fallisce anche il libero che consegue ad un tecnico a Celada, ma i tre con cui Castellino apre il terzo quarto sono un monito forte e chiaro alla partita.
Poco dopo lo stesso Castellino placca stile rugby Di Matteo lanciato in contropiede e l’antisportivo è una naturale conseguenza. Decisamente più cervellotico quello fischiato sul ribaltamento a Sacco: Ianuale mette il ibero, Abrate segna sull’extrapossesso e Pms è ancora viva: 51-42 al 23’.
I successivi 4 minuti sono i più belli del match: botta e risposta di gran qualità, con il CUS comunque sempre in bussola in ogni singolo movimento, individuale e collettivo. Tutti gli errori al tiro di Pms, e non sono pochi, sono preda dei ragazzi di Porcella, perfetti ad alternare la corsa alle giocate in verticale per Tibs: 62-47 al 27’.
Un tecnico per proteste chiude anzitempo la gara di Castellino, espulso; quella di Pms finisce poco dopo, sul missile del 66-49 di Campanelli.
Non che la squadra di Spanu tiri i remi in barca, è proprio il CUS che non concede respiro e arriva a sovrastare l’avversario in maniera inappellabile nel quarto conclusivo: Sacco, ancora Tibs, sprint ad attaccare il ferro dell’ottimo Celada, che poi fa male pure dalla lunga: sul 79-55 gli ultimi 6 minuti sono di pura passerella.
Dopo l’ennesima tripla, quella dell’86-60, Campanelli ripiega in panchina per la meritatissima standing ovation. Il derby è suo, il derby è di tutto il miglior CUS della stagione.
 
CUS TORINO-PMS MONCALIERI 89-60
Parziali: 25-17, 48-34, 68-54
CUS TORINO: Murri 10, Tibs 12, Russano 8, Sacco 8, Di Matteo 15, Riviezzo 8, Campanelli 21, Celada 6, Stola n.e., Catozzi, Ronco 1, Bifulco n.e. All. Porcella.
MONCALIERI: Fruscoloni 5, Jakimovski n.e., Castellino 11, Abrate 8, Framarin, Ianuale 4, Manzani 7, Mortarino 3, Cerruti, Reggiani 5, Cherubini 17. All. Spanu.

Condividi Articolo

Condividi su facebook
Share on Facebook
Condividi su twitter
Share on Twitter
Condividi su linkedin
Share on Linkdin
Condividi su pinterest
Share on Pinterest

Related news