Due sconfitte, con Ciriè e Crocetta, che non fanno suonare campanelli d’allarme ma di sicuro porteranno a più di una riflessione dopo le prove positive d’inizio stagione con la stesa Crocetta e i francesi del Monaco . ‘Volevamo testarci su gare ravvicinate per verificare lo stato di forma fisica e metterci a confronto con avversari diversi – spiega il coach cussino Ale Porcella -. Soprattutto in questo periodo dove i carichi di lavoro sono elevati, non sempre il 5 contro 5 dell’allenamento mette in evidenza pregi e limiti. Ecco che queste due amichevoli ci hanno permesso di mettere sul piatto alcuni automatismi offensivi sul quale aumentare l’intervento tecnico e tattico: in entrambe le gare abbiamo segnato esattamente 49 punti, ma soprattutto abbiamo preso atto che l’atteggiamento difensivo deve aumentare di intensità oltre che riprendere alcuni concetti tecnici’.
Quali le maggiori difficoltà emerse: ‘Oggi facciamo fatica negli spostamenti laterali per chiudere la linea di fondo o fare un extrasforzo che ci permette dopo una buona difesa di eseguire un energico taglia-fuori e catturare la palla. Argomenti su cui lavoreremo nelle prossime sedute e completeremo con le sedute video, visto che le gare ci stanno fornendo preziose indicazioni oggettive sia in attacco che in difesa’.
Il lavoro da fare è tanto: ‘Lo sapevamo, tutti. I passivi in queste due gare sono stati pesanti ma è solo con il grande lavoro e con il sacrificio che possiamo crescere in personalità e perfezionare quanto non ha funzionato bene o non ha funzionato affatto. Oggi siamo un gruppo, dobbiamo lavorare e fare scelte per diventare una squadra’.
Quali le maggiori difficoltà emerse: ‘Oggi facciamo fatica negli spostamenti laterali per chiudere la linea di fondo o fare un extrasforzo che ci permette dopo una buona difesa di eseguire un energico taglia-fuori e catturare la palla. Argomenti su cui lavoreremo nelle prossime sedute e completeremo con le sedute video, visto che le gare ci stanno fornendo preziose indicazioni oggettive sia in attacco che in difesa’.
Il lavoro da fare è tanto: ‘Lo sapevamo, tutti. I passivi in queste due gare sono stati pesanti ma è solo con il grande lavoro e con il sacrificio che possiamo crescere in personalità e perfezionare quanto non ha funzionato bene o non ha funzionato affatto. Oggi siamo un gruppo, dobbiamo lavorare e fare scelte per diventare una squadra’.