‘Un po’ rammaricati ma soddisfatti, certamente senza rimpianti’. Coach Alessandro Porcella torna sulla partita della Panetti persa contro il Domodossola.
‘Il rammarico c’è perché siamo riusciti a metterli in difficoltà come volevamo noi e ad un certo punto sembrava materializzarsi un ulteriore straordinario sforzo complessivo che ci stava portando al successo – che sarebbe stato meritatissimo – contro una squadra costruita per salire senza patemi in serie B e ha confermato ed espresso tutte le sue potenzialità’.
Spiace per il passivo finale: ‘I valori statistici generali sono simili – 39 a 42 nei rimbalzi e 17 a 18 negli assist -, segno che è stata una gara spettacolare e giocata di squadra sia da una parte che dall’altra’.
Le precarie condizioni di alcuni gialloblu non devono suonare ad alibi ma un peso ce l’hanno avuto: ‘Siamo arrivati alla partita in grossa difficoltà, con più di un elemento provato dagli urti di un playoff che ci ha visto affrontare le avversarie più fisiche di tutto il campionato. A quelli di Russano e Chiotti, che hanno voluto a tutti i costi essere della partita, si sono poi aggiunti durante la gara gli infortuni di Stola, distorsione alla caviglia, e Campanelli, contrattura al collo’.
‘Nonostante tutto – aggiunge Porcella – siamo riusciti con orgoglio e mentalità a giocare un’eccellente gara offensiva, con canestri di squadra e giocate di puro talento individuale, coinvolgimento del post basso e attacca anche fronte alla tabella di avversari con problemi di falli o superiori per stazza fisica’.
Ma il vero salto di qualità negli ultimi due mesi arriva da altri due aspetti: ‘Dall’applicazione nel ricercare i vantaggi offensivi che si possono creare durante la gara e dalla concentrazione con la quale si preparavano le partite. Per una squadra così giovane è un aspetto importantissimo ed è una tappa di crescita individuale fondamentale. Applicazione e capacità di modificare’.
Ad inizio campionato l’Aux CUS non partiva con i favori del pronostico: ‘Con il lavoro di staff – conclude Porcella – abbiamo trasformato un gruppo in squadra e questo risultato è figlio del lavoro di tutti i giorni e di tutti coloro che sono transitati in palestra’.
