Era una partita sentita e temuta quella casalinga con Il Canestro Alessandria. Come già accaduto in altre occasioni altrettanto temute e sentite, la risposta cussina è stata all’altezza della situazione. Forse anche oltre i precedenti: ‘Abbiamo vinto una gara che sulla carta era da vincere, ma dalla carta alla pratica ci sono sempre un mucchio di variabili che possono scombinarti i piani – commenta coach Ale Porcella -. In primo luogo hai davanti avversari che non vogliono sfigurare e in questo caso anche una Società che si è impegnata sul mercato per cambiare la tendenza dei risultati. A questo si intrecciano sempre una sacco di situazione fisiche, tecniche e motivazionali, che devi sapere gestire durante la settimana e durante la gara’.
Il CUS si è presentato ancora una volta non al meglio del meglio: ‘Le ultime due sono state settimane di lavoro intenso ma allo stesso tempo travagliate a causa dell’ondata influenzale. Usciti a pezzi dalla trasferta di Collegno, siamo stati bravi a incanalarci nella giusta direzione con buon equilibrio mentale, tattico in difesa e tecnico in attacco, alla costante ricerca del contropiede e del miglior vantaggio possibile’.
È stata anche una serata che ha visto i gialloblu segnare tanto: ‘I 94 punti non li avevamo ancora prodotti quest’anno: siamo convinti che l’offesa sia stata frutto anche e soprattutto di una buona difesa. Mi è piaciuto l’atteggiamento di tutti pure a risultato acquisito, la voglia di non fare mai un passo indietro e di provare a correre senza risparmiarsi: penso che questo sia ‘passato’ anche a chi è venuto a tifare per noi alla Panetti e che ringraziamo. Ora il lavoro continua, perché la strada è ancora davvero molto lunga’.