Quando si incontrano avversari così forti, non si può far altro che applaudirli e prendere atto della loro superiorità: ‘Complimenti ad Alessandria, squadra di elevato talento tecnico e spessore fisico – sottolinea coach Alessandro Porcella ripensando alla gara di venerdì sera contro la Zimetal -. E’ chiaro che le assenze di Sacco e Di Matteo si sono fatte sentire, ma in questo momento le distanze tra noi e loro sono enormi’.
Non che il CUS non abbia provato a controbattere azione dopo azione, cercando fino alla fine di difendere e di correre in contropiede. ‘A difesa schierata però abbiamo fatto tanta fatica a smarcarci e di conseguenza a costruire gioco: molte delle 24 palle perse sono nate proprio in situazioni di ribaltamento, passando con mezzo secondo di ritardo e generando spaziature non perfette’.
Il 14 su 39 da due punti la dice lunga sulla difficoltà e sulla inoffensività dei gialloblu nell’occasione: ‘Se a questo ci aggiungiamo il 3 su 20 da tre punti – aggiunge Porcella – risulta piuttosto improbabile, per non dire impossibile, pensare di portare via una partita’.
‘La situazione ci è sfuggita di mano nel secondo quarto, quando abbiamo segnato solo 9 punti e ne abbiamo incassati 26. Però la reazione negli ultimi due quarti è un dato importante’.
Di gare così bisogna far tesoro: ‘Servono anche a comprendere quanti e che tipo di contatti occorre gestire sia in attacco che in difesa e che è necessario decidere cosa fare con e senza palla in un nanosecondo, oltre a capire che è proprio sui dettagli in allenamento che si possono perfezionare aspetti individuali e di squadra. Il basket è tutto qui: difesa, ritmo offensivo, tecnica e capacità di padroneggiare al meglio i fondamentali in tempi brevi e ad alta velocità. Questi sono punti fermi che dobbiamo avere sempre in testa’.
Non che il CUS non abbia provato a controbattere azione dopo azione, cercando fino alla fine di difendere e di correre in contropiede. ‘A difesa schierata però abbiamo fatto tanta fatica a smarcarci e di conseguenza a costruire gioco: molte delle 24 palle perse sono nate proprio in situazioni di ribaltamento, passando con mezzo secondo di ritardo e generando spaziature non perfette’.
Il 14 su 39 da due punti la dice lunga sulla difficoltà e sulla inoffensività dei gialloblu nell’occasione: ‘Se a questo ci aggiungiamo il 3 su 20 da tre punti – aggiunge Porcella – risulta piuttosto improbabile, per non dire impossibile, pensare di portare via una partita’.
‘La situazione ci è sfuggita di mano nel secondo quarto, quando abbiamo segnato solo 9 punti e ne abbiamo incassati 26. Però la reazione negli ultimi due quarti è un dato importante’.
Di gare così bisogna far tesoro: ‘Servono anche a comprendere quanti e che tipo di contatti occorre gestire sia in attacco che in difesa e che è necessario decidere cosa fare con e senza palla in un nanosecondo, oltre a capire che è proprio sui dettagli in allenamento che si possono perfezionare aspetti individuali e di squadra. Il basket è tutto qui: difesa, ritmo offensivo, tecnica e capacità di padroneggiare al meglio i fondamentali in tempi brevi e ad alta velocità. Questi sono punti fermi che dobbiamo avere sempre in testa’.