SERIE C GOLD: PORCELLA: ?LA CONCLUSIONE CHE VOLEVAMO?

Una vittoria in rimonta. Nell’ultimo minuto. Al penultimo tiro, con una difesa conclusiva da brividi. Davanti a un folto pubblico. A tanti bimbi. Per celebrare due ‘bandiere’ nel giorno dell’addio al basket giocato.
È quasi un sogno concludere una stagione così. ‘Nel complesso una buona gara, chiusa come volevamo, celebrando il ritiro di Campanelli e Riviezzo con un successo ma soprattutto davanti ad una Panetti finalmente esaurita, ricca di giovani leve che hanno supportato i ragazzi per quaranta minuti’, sottolinea coach Ale Porcella.
Casale ha confermato di essere squadra in crescita, sapevamo che non ci avrebbe concesso nulla. Abbiamo faticato nel primo quarto a trovare ritmo e soprattutto equilibrio in attacco: spinti dalla voglia di fare, abbiamo portato la palla vicino canestro ma stentato nei movimenti senza. Dall’altra parte Casale ha messo in atto un periodo costruito bene in cui ogni pallone tirato è finito dentro al canestro, alcuni anche di difficoltà elevata, come accade quando ci credi. E così abbiamo subito 27 punti’.
Siamo stati bravi a riprendere concentrazione e soprattutto a riprenderci la partita partendo da ciò che per noi è imprescindibile, ovvero dalla difesa. Abbiamo aumentato la pressione sul perimetro, costringendo i nostri avversari ad una lettura offensiva in più e soprattutto costringendoli ad abusare del palleggio: questo ha portato Casale a più di un tiro fuori equilibrio e così ci ha aperto il contropiede. Alla fine sono stati 23 i punti realizzati da palla recuperata’.
Nel corso della gara il CUS ha alimentato molto il post basso e giocato vicino a canestro sia con il lunghi che con gli esterni di peso: ‘Una tattica redditizia. Il picco più alto a livello difensivo lo abbiamo trovato nell’ultimo quarto, in cui abbiamo concesso solo 8 punti e prodotto con pazienza buone giocate, muovendo la palla alla ricerca del miglior tiro’.
Nel finale, con 5 punti di seguito , il ribaltone: ‘Una festa meritata ad una stagione di duro lavoro – aggiunge Porcella -. Costante, quello dei più esperti ha permesso ai più giovani e gli esordienti assoluti di crescere in serenità per ridurre il gap di esperienza e maturità. Questo ci ha permesso di trasformare il gruppo in squadra e di superare infortuni e incidenti di percorso e rimanere concentrati sull’obiettivo della salvezza che la società ci aveva chiesto’.

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