Contro la capolista imbattuta Bra ci stava di perdere. Non così, però: ‘Che fosse difficile, lo sapevamo – dice il coach cussino Alessandro Porcella -. Questa è la gara di andata, fissiamo qui l’asticella e ci diamo l’obiettivo di vedere al ritorno quanto saremo stati bravi a ridurre eventualmente il gap emerso in questa occasione’.
La partita ha evidenziato tanti spunti tecnici da analizzare: ‘Non sono stati l’aspetto fisico o i centimetri a fare la differenza. Abbiamo scalato montagne ben più elevate ed impegnative’.
‘Abbiamo subito troppo a livello difensivo individuale sulla palla, costretti ad innescare troppo presto gli aiuti ed esposti a rotazioni nei primi secondi degli attacchi avversari. Se subisci troppo, fai fatica ad attaccare, in qualsiasi campionato e categoria. Questo si accentua in una squadra come la nostra che predilige correre per la maggior parte dei possessi: un conto è correre il campo per 20 metri in contropiede dopo un rimbalzo o una buona difesa, un conto è correre il campo per 28 metri partendo dalla rimessa dal fondo. Si può fare, ma è facile comprendere quale delle due situazioni sia più produttiva’.
Qualche segnale positivo il match lo ha però lasciato: ‘Sono soddisfatto dei giovani Ronco e Celada, che di fatto sono all’esordio in questo campionato e stanno facendo passi avanti sotto il profilo tecnico e della personalità’.
‘Come detto siamo al girone di andata e abbiamo tutto il tempo per lavorare e migliorarci – conclude Porcella -, ma per ottenere il massimo dei risultati da noi stessi, dobbiamo crederci in tutte le partite, anche in quelle che sulla carta ci vedono sfavoriti’.