Nel segno della discontinuità, ma nel complesso una prestazione di cifra tecnica (e di atteggiamento) più all’altezza rispetto a quelle della scorsa settimana con Ciriè e Crocetta.
La somma virtuale dei 4 quarti giocati alla Panetti con azzeramento del punteggio dice +5 Cinque Pari, i periodi sono due per parte, ma il CUS esce alla distanza e si aggiudica i due finali, palesando a tratti, rispetto ad un avversario quotato ma non ancora del tutto registrato, giusta mentalità e spirito di sacrificio collettivo.
Ancora tanti gli errori al tiro per i cussini e soprattutto ancora troppe le palle perse (21 il totale), alcune letteralmente regalate nelle mani dei biancoverdi ospiti, che fruttano punti facili facili.
I ragazzi di Porcella partono su buoni ritmi, ribaltano in velocità il fronte e coinvolgono Riviezzo dentro al colorato. Alla Cinque il tiro non entra neppure se accompagnato dalle preghiere e la maggiore brillantezza cussina, a cui si accompagna valida precisione, produce il 7-2 del 4’ dopo 2 di Di Matteo dall’angolo.
Le fatiche nella costruzione del gioco dei biancoverdi di Sacco sono tutte nell’azione del 9-3 del 5’, di Riviezzo, che arriva dopo ben 3 palle perse una di fila all’altra.
Un time-out sveglia gli ospiti che al ritorno in campo cambiano marcia, sono più decisi in difesa, recuperano numerosi palloni e corrono in contropiede con Dramè e il giovane Nicora.
Porcella ripara a sua volta in time-out ma la squadra non è più quella dei minuti iniziali e Canepa da tre la affonda: parziale di 2-11 per il 13-17 del 10’.
Avvio di secondo quarto caratterizzato da errori e sbavature su entrambi i fronti. De Bartolomeo si muove bene e dopo il 4-5 la Cinque Pari prende in mano la situazione: i ritardi cussini sugli esterni sono castigati per due volte da Maccario e al break di 0-7 (6-13) il CUS oppone soltanto un paio di canestri di Di Matteo.
Recupero e contropiede facile di Nicora, che poi ne aggiunge altri 3 di buona fattura: Murri lavora bene sugli scarichi e segna pure lui d alontano, ma il risultato pende deciso dalla parta ospite: 14-23 al 17’. L’ex Quaranta lo porta oltre la decina: 14-25.
Per i primi 3 minuti della ripresa i temi cussini, soprattutto quelli difensivi, sono quelli del primo tempo: sul 6-7 Porcella ripara ancora in una sospensione tecnica e la scossa è evidente. La retroguardia di casa si fa attenta su tutte le linee di passaggio , anche quella lontano dal canestro, Sacco è un terminale efficace della circolazione ora fluida e ribalta il risultato con 7 punti di diversa fattura (da tre, in contropiede e da sotto): 16-9. La Cinque Pari inizia a faticare e solo nel minuto finale Pozzetti la riporta a -2: 16-14.
Equilibrio nel punteggio e nel gioco per i primi 5 minuti dell’ultimo quarto. Poi gli ospiti s’innervosiscono ma soprattutto smettono di difendere. Un piazzato dall’angolo sinistro di Catozzi vale l’11-7, recupero in area avversaria a tiretto non difeso di Russano: 6-0 e ultima decina che sorride al CUS per 17-9.
La somma virtuale dei 4 quarti giocati alla Panetti con azzeramento del punteggio dice +5 Cinque Pari, i periodi sono due per parte, ma il CUS esce alla distanza e si aggiudica i due finali, palesando a tratti, rispetto ad un avversario quotato ma non ancora del tutto registrato, giusta mentalità e spirito di sacrificio collettivo.
Ancora tanti gli errori al tiro per i cussini e soprattutto ancora troppe le palle perse (21 il totale), alcune letteralmente regalate nelle mani dei biancoverdi ospiti, che fruttano punti facili facili.
I ragazzi di Porcella partono su buoni ritmi, ribaltano in velocità il fronte e coinvolgono Riviezzo dentro al colorato. Alla Cinque il tiro non entra neppure se accompagnato dalle preghiere e la maggiore brillantezza cussina, a cui si accompagna valida precisione, produce il 7-2 del 4’ dopo 2 di Di Matteo dall’angolo.
Le fatiche nella costruzione del gioco dei biancoverdi di Sacco sono tutte nell’azione del 9-3 del 5’, di Riviezzo, che arriva dopo ben 3 palle perse una di fila all’altra.
Un time-out sveglia gli ospiti che al ritorno in campo cambiano marcia, sono più decisi in difesa, recuperano numerosi palloni e corrono in contropiede con Dramè e il giovane Nicora.
Porcella ripara a sua volta in time-out ma la squadra non è più quella dei minuti iniziali e Canepa da tre la affonda: parziale di 2-11 per il 13-17 del 10’.
Avvio di secondo quarto caratterizzato da errori e sbavature su entrambi i fronti. De Bartolomeo si muove bene e dopo il 4-5 la Cinque Pari prende in mano la situazione: i ritardi cussini sugli esterni sono castigati per due volte da Maccario e al break di 0-7 (6-13) il CUS oppone soltanto un paio di canestri di Di Matteo.
Recupero e contropiede facile di Nicora, che poi ne aggiunge altri 3 di buona fattura: Murri lavora bene sugli scarichi e segna pure lui d alontano, ma il risultato pende deciso dalla parta ospite: 14-23 al 17’. L’ex Quaranta lo porta oltre la decina: 14-25.
Per i primi 3 minuti della ripresa i temi cussini, soprattutto quelli difensivi, sono quelli del primo tempo: sul 6-7 Porcella ripara ancora in una sospensione tecnica e la scossa è evidente. La retroguardia di casa si fa attenta su tutte le linee di passaggio , anche quella lontano dal canestro, Sacco è un terminale efficace della circolazione ora fluida e ribalta il risultato con 7 punti di diversa fattura (da tre, in contropiede e da sotto): 16-9. La Cinque Pari inizia a faticare e solo nel minuto finale Pozzetti la riporta a -2: 16-14.
Equilibrio nel punteggio e nel gioco per i primi 5 minuti dell’ultimo quarto. Poi gli ospiti s’innervosiscono ma soprattutto smettono di difendere. Un piazzato dall’angolo sinistro di Catozzi vale l’11-7, recupero in area avversaria a tiretto non difeso di Russano: 6-0 e ultima decina che sorride al CUS per 17-9.
CUS TORINO-5 PARI (60-65)
Parziali: 13-17, 14-25, 16-14, 17-9
CUS TORINO: Murri 9, Tibs 3, Russano 8, Campanelli 7, Sacco 9, Stola, Catozzi 4, Ronco, Celada, Riviezzo 8, Di Matteo 12. All. Porcella.
Parziali: 13-17, 14-25, 16-14, 17-9
CUS TORINO: Murri 9, Tibs 3, Russano 8, Campanelli 7, Sacco 9, Stola, Catozzi 4, Ronco, Celada, Riviezzo 8, Di Matteo 12. All. Porcella.