Di fronte, alla Panetti, c’era un’Abet Bra che si candida a protagonista della prossima C Gold e sul campo tiene fede i pronostici, confermandosi squadra solida, lunga ed affiatata. Un avversario di alto profilo a cui il CUS ha opposto una prestazione discontinua e non supportata dalla necessaria lucidità: buono il ritmo imposto in avvio, ma non si può sempre giocare a cento all’ora e a difesa schierata è emerso più di un problema. Troppe le palle perse, troppe le sbavature su entrambi i fronti e, soprattutto, ancora una volta, pochi i punti a referto, frutto di una circolazione timorosa e scarsamente pericolosa nell’attacco al ferro.
Le basse percentuali gialloblu sono certamente dettate anche dalla fisica difesa ospite, a cui però i cussini hanno saputo proporre soltanto a sprazzi quella concretezza di squadra che era richiesta, mancando l’appuntamento a livello individuale in più di un elemento.
Si è trattato comunque di un test di grandissima utilità in vista del via del campionato, prima del quale ci sono ancora 10 giorni per lavorare a quello che oggi manca.
Partenza di marca braidese: 2-6. Il CUS alzava le cadenze e correva il campo a gran velocità, trovando buon contributi in fase terminale dell’azione da Riviezzo e soprattutto Di Matteo: 7-8.
Per nulla supportato dal tiro da fuori, la squadra gialloblu incassava ancora e sempre dentro al colorato: 11-18 dell’ex Alberti. Più il cuore che le gambe spingeva i cussini alla rimonta: 2 su 4 dalla lunetta di Celada, canestro in transizione di Di Matteo e pareggio a quota 18 a 20 secondi dalla prima sirena. L’altro ex Dello Iacovo batteva però una disattenta retroguardia gialloblu con una percussione che regalava all’Abet il primo quarto: 18-20.
Stola animava l’avvio del secondo con 5 punti (una tripla allo scadere dei 24”), l’Abet ci metteva qualche secondo a riorganizzarsi ma,quando lo faceva, era mortifera: break di 0-9 per il 5-12 del 15’. Il CUS opponeva l’ottima seconda metà di periodo di Murri, che da sotto e da lontano, con 7 punti, consentiva di contenere il distacco: 17-21 al 19’.
Grande equilibrio e poche segnature nella prima parte del terzo periodo: 7-8 al 25’, Poi Alberti prendeva possesso dell’area cussina e spingeva lontano l’Abet, grazie pure ad una retroguardia cussina sguarnita e spaesata: 13-21.
Bra a zona nei minuti iniziali dell’ultimo quarto: un problema in più per il CUS, che si ritrovava ad inseguire: 7-15. Nei 5 finali i torinesi si concedevano a più riprese alle rigiocate e soprattutto al contropiede avversario, facendosi pescare più volte fuori equilibrio.
Le basse percentuali gialloblu sono certamente dettate anche dalla fisica difesa ospite, a cui però i cussini hanno saputo proporre soltanto a sprazzi quella concretezza di squadra che era richiesta, mancando l’appuntamento a livello individuale in più di un elemento.
Si è trattato comunque di un test di grandissima utilità in vista del via del campionato, prima del quale ci sono ancora 10 giorni per lavorare a quello che oggi manca.
Partenza di marca braidese: 2-6. Il CUS alzava le cadenze e correva il campo a gran velocità, trovando buon contributi in fase terminale dell’azione da Riviezzo e soprattutto Di Matteo: 7-8.
Per nulla supportato dal tiro da fuori, la squadra gialloblu incassava ancora e sempre dentro al colorato: 11-18 dell’ex Alberti. Più il cuore che le gambe spingeva i cussini alla rimonta: 2 su 4 dalla lunetta di Celada, canestro in transizione di Di Matteo e pareggio a quota 18 a 20 secondi dalla prima sirena. L’altro ex Dello Iacovo batteva però una disattenta retroguardia gialloblu con una percussione che regalava all’Abet il primo quarto: 18-20.
Stola animava l’avvio del secondo con 5 punti (una tripla allo scadere dei 24”), l’Abet ci metteva qualche secondo a riorganizzarsi ma,quando lo faceva, era mortifera: break di 0-9 per il 5-12 del 15’. Il CUS opponeva l’ottima seconda metà di periodo di Murri, che da sotto e da lontano, con 7 punti, consentiva di contenere il distacco: 17-21 al 19’.
Grande equilibrio e poche segnature nella prima parte del terzo periodo: 7-8 al 25’, Poi Alberti prendeva possesso dell’area cussina e spingeva lontano l’Abet, grazie pure ad una retroguardia cussina sguarnita e spaesata: 13-21.
Bra a zona nei minuti iniziali dell’ultimo quarto: un problema in più per il CUS, che si ritrovava ad inseguire: 7-15. Nei 5 finali i torinesi si concedevano a più riprese alle rigiocate e soprattutto al contropiede avversario, facendosi pescare più volte fuori equilibrio.
CUS TORINO-ABET BRA (61-85)
Parziali: 18-20, 17-23, 15-27, 9-21
CUS TORINO: Russano, Stola 8, Riviezzo 13, Campanelli 6, Di Matteo 14, Ripepi, Celada 5, Catozzi 2, Ronco n.e., Tibs 6, Sacco 2, Murri 7. All. Porcella.
Parziali: 18-20, 17-23, 15-27, 9-21
CUS TORINO: Russano, Stola 8, Riviezzo 13, Campanelli 6, Di Matteo 14, Ripepi, Celada 5, Catozzi 2, Ronco n.e., Tibs 6, Sacco 2, Murri 7. All. Porcella.