‘Quello iniziata ieri è un percorso del tutto nuovo rispetto ai due anni passati. Ci sarà subito da lavorare sul gruppo: tanti i giovani che si ritroveranno in pianta stabile in Prima squadra e dovranno abituarsi in fretta a carichi di lavoro differenti rispetto a quelli a cui erano abituati, e pure ad essere trattati …da grandi. Avranno molta responsabilità, parte importante del processo di crescita che affronteranno in questa stagione’. La voce dello spogliatoio cussino nel primo giorno di lavoro della nuova stagione non può che essere quella di Davide Campanelli.
‘Fretta ma non frenesia..i vecchi dovranno essere bravi a capire e aiutare i più giovani, questo il primo ingrediente per iniziare ad impastare bene il tutto. Una delle grandi opportunità che il CUS offre è proprio quella di lavorare senza pressioni: ogni giocatore sa cosa deve e può dare, sono certo che tutti faranno al massimo delle possibilità, in campo e verso i compagni. Giovani o meno giovani’.
Quello che attende i gialloblu sarà un campionato di C Gold super difficile: ‘Buttando una prima occhiata in casa altrui, si capisce subito che non sarà per niente una stagione agevole. Se noi aggiungiamo Sacco al nostro scacchiere, perdendo però purtroppo nel contempo tre pedine importantissime, le altre le vedo tutte belle pronte e cariche a dar filo da torcere durante l’anno: alcune hanno fatto innesti importanti, altre saranno da scoprire. Non ci sarà sicuramente spazio per distrazioni o per pensare a partite morbide’.
Il primo pensiero va comunque sempre al CUS: ‘Il nostro obiettivo primario sarà quello di crescere col tempo, di creare una squadra di …uomini e non un insieme di persone, di omogeneizzarci e avere tutti la stessa missione chiara in testa: farci trovare pronti per la prima di campionato e a lavorare per migliorarci durante tutta la stagione. In primavera vedremo a che punto saremo, solo a quel punto potremo fare considerazioni sul futuro’. Quindi testa basse e lavorare, al resto si penserà strada facendo: ‘Come spesso mi capita di dire ai ragazzi, affronteremo questi mesi con determinazione e consapevolezza dei nostri mezzi, con serietà, ma anche col sorriso sulle labbra, perché se non ci si diverte insieme, in campo, ogni minimo ostacolo, e ce ne saranno tanti, può rappresentare una montagna altissima e impossibile da superare’.