‘Dopo gara2 della semifinale playoff contro Domodossola ero sicuro di aver concluso la mia carriera. Cosa potevo chiedere di più? Palazzetto pieno, il pubblico delle occasioni migliori, tanti amici e familiari in tribuna. Poi col passare dei giorni il cuore ha avuto la meglio, e allora eccomi qui, ai nastri di partenza per questa ultima – e questa volta lo sarà davvero – stagione della carriera’. A parlare è Davide Campanelli, che anche nel 2018-19 difenderà i colori del CUS.
‘Diciamo che questa maglia non riesco proprio a togliermela di dosso. Ancora per un anno la Panetti sarà casa mia: vivrò la nuova avventura come sempre, col sorriso sulle labbra e la voglia di rimettermi in gioco, ancora una volta, pronto ad aiutare i giovani e a lavorare intensamente per migliorarmi’.
Come sempre di questi tempi la scalata si prospetta dura: ‘Il gruppo dovrà spingere ancora di più sull’acceleratore. Abbiamo aggiunto un elemento importante, ma allo stesso tempo abbiamo perso pedine fondamentali nel nostro scacchiere. Tutti noi, dai più vecchi ai più giovani dovremo essere bravi a non far sentire la loro mancanza. Ed essere pronti a sostenerci l’un l’altro, sopratutto nei momenti difficili, che saranno tantissimi’.
In particolare l’assenza di Chiotti si farà sentire: ‘Sostituire il suo talento, la sua voglia, il suo spirito, in campo e fuori, sarà molto, molto difficile. Ale è un giocatore e un uomo di alto livello: sono davvero onorato e orgoglioso di averlo avuto al mio fianco in queste ultime due stagioni. Un anno passa abbastanza in fretta, sono sicuro che quando tornerà in Italia, sarà pronto a deliziarci nuovamente con le sue giocate di classe cristallina’.
L’inizio della preparazione è ancora lontano, ma non poi così tanto: ‘Come fatto tante volte, mi rimboccherò le maniche per un ultimo, lungo, difficilissimo cammino, con ancora la maglia CUS cucita addosso’.