Difficile dire quale delle 7 vittorie messe in fila dall’Aux CUS nei mesi di dicembre e gennaio sia stata la più difficile. Di certo quella con il Ciriè lo è stata: ‘Siamo usciti dal campo con la consapevolezza di aver svolto, e superato, visto il risultato finale, un vero e proprio test di maturità, su un campo difficile ma soprattutto contro una squadra che era a caccia a tutti i costi dei due punti per muovere la classifica’, spiega coach Alessandro Porcella.
Una partita quella di Nole che non ha concesso un solo secondo di respiro: ‘Nel primo quarto non è stato facile trovare le giuste contromisure fisiche ai loro lunghi ma, appena siamo riusciti ad arginarne di squadra la stazza e la fisicità in area e a distenderci in contropiede, abbiamo trovato canestri in campo aperto, rimbalzi offensivi e buoni tiri da tre sugli scarichi, chiudendo all’intervallo con il 46% da oltre l’arco’.
Sul +15 del 20’ nessuno si è fatto grandi illusioni: ‘Era un buon margine ma sapevamo che il Ciriè avrebbe cambiato volto, e così è stato. Spinta dal pubblico, la squadra di coach Cibrario ha alzato e di tanto il livello di durezza nei contatti e trovato anche qualche canestro da tre punti: quando sono arrivati a -2 nel quarto periodo, come si era già verificato nella prima parte di gara, abbiamo mostrato grande solidità mentale, incassato il colpo senza farci prendere dallo sconforto e alzato il livello di intensità difensiva. In attacco abbiamo gestito con lucidità i possessi trovando quasi sempre il canestro con l’uomo più libero, sia da due che da fuori’.
Ancora una volta ha vinto la squadra: ‘Non vorrei che rimanessero negli occhi solo gli ultimi possessi, perché quella di sabato è stata l’ennesima prova di squadra – rimarca Porcella -. Tutti hanno dato il loro contributo decisivo. Ad esempio dalla panchina sono arrivati punti importanti, rimbalzi e intensità difensiva. Questo, quanto e più di alcune giocate più appariscenti, ci hanno permesso di portare a casa un successo importantissimo’.