Una sconfitta che brucia perché il fallo finale su Fantolino è parso ai più evidentissimo. Ma per quanto visto nei 40 minuti di gioco il Mastro Viaggiatore CUS ha fatto davvero poco per portare a casa la partita, a differenza di una Granda Cuneo decisa e determinata dal primo all’ultimo secondo, e per questo (più) meritevole dei due punti.
‘Non ci sono scuse, non ci sono alibi, la partita l’abbiamo persa più volte e ben prima dell’ultima azione di Fantolino – sottolinea coach Ale Porcella -. In un campionato così combattuto ed equilibrato non possiamo permetterci di giocare con un atteggiamento di tale supponenza. Abbiamo fatto errori tecnici, ma è soprattutto la mentalità che non mi è piaciuta: non si possono prendere triple in faccia senza difendere, abbiamo cercato spesso giocate difficili e concesso canestri facili in momenti importanti della partita. I tanti errori dalla lunetta – decisivi quelli del terzo quarto quando avevamo messo la gara dalal nostra parte – testimoniano di scarsa concentrazione. Ci siamo salvati in poco di quello che abbiamo fatto, ma non eravamo fenomeni prima e non siamo da buttare adesso. Conta però che entriamo in fretta in sintonia con la realtà di un campionato fatto di avversari agguerritissimi e che non regalano nulla e di arbitraggi permissivi’.
Peccato, perché il benevolo calendario proponeva una seconda opportunità casalinga dopo la vittoria con Il Campus: ‘Il ko interno vanifica quanto di buono raccolto in casa del Tam Tam nella prima giornata. Ora – conclude Porcella – ci aspetta la sosta, per ricaricare il serbatoio, rimettere in campo gli infortunati e soprattutto allenarsi duro per tornare in campo con un’identità e una mentalità più consone agli impegni che ci attendono’.
A cominciare da quello del 13 novembre, ancora alla Panetti, contro il Pinerolo.